26 augusti 2010
6 augusti 2010
mi nascondo dietro parole. il silenzio prende la forma dell'orologio che fa ricordare del tempo. di ogni minuto che non dedica a me. ogni minuto che scegli di non pensarmi. il silenzio. i muri bianchi. il mio prigone. l'estate più belle fuori il mondo si muove.
(sono in due, scattano le foto, ridono, pianificano) dentro, sono dentro. fuori, sono fuori. non posso lamentarmi a nessuno. ho scelto io a vivere cosi. ho scelto di dare tanto e ricevere... poco, o niente? prendi i treni, dove? A CASA! non lo fai per me, lo fai per dormire. è un albergo. qualcuno ti fa il letto, qualcuno riempa il frigo, stira, fa aspirapolvere, pulsice, paga le bolette, cambia le lensole. non sei te. non sei te col orologio che ti fa ricordare di ogni minuto da sola. sono 48 ore a settimana che spendi con me. 48.
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3 augusti 2010
.:.:.
han såg på mig.
skrattade.
hans ögon sa,
fyfan vad löjlig du är.
skakade.
det här är inte... det.
jag ville ha.
sämst, sämre, sämst.
hur kommer jag se tillbaka
på det här?
ett hål i mitt hjärta,
fylld med tomhets blandad
smärta.
det gör så ont när
knoppar brister.
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